Piazza del Popolo e sullo sfondo Largo Doria Piazza del Popolo e l’imbocco di Via Roma Il ponte sul fiume Centa Via dei Mille all’incrocio con Via Milite Ignoto Via Genova Via Genova all’incrocio con Via dei Mille Viale Martiri della Libertà
Il Ponte sul fiume Centa La pista di pattinaggio del Minisport, la Stazione ed il grattacielo di Piazza Matteotti Il fortino di Piazza Europa La spiaggia di Levante La spiaggia di Levante La spiaggia di Levante
Sono le 21,30 di lunedì 22 settembre 1980. Le nubi temporalesche, che solcano il cielo sospinte da un grande vento, scendono a cento metri da terra e corrono ancora più veloci sulla piana albenganese. Vento, pioggia ed infine è la grandine. Chicchi dapprima come noci, poi come patate, bombardano centimetro per centimetro le colture, le serre, i frutteti. Viene distrutto tutto ciò che vi era da distruggere. L’uragano, che assume gli aspetti di un disastro apocalittico, dura non più di dieci minuti. Dieci minuti che mettono in ginocchio l’agricoltura di Albenga, l’attività trainante dell’economia del comprensorio. I vetri delle serre sono sbriciolati, le strutture scardinate, le distese di piante ornamentali sterlizie e orchidee sono rase al suolo. Distrutte pure le coltivazioni a cielo aperto di salvia, prezzemolo, riccio, aneto. All’ospedale vengono ricoverati due militari colpiti dai chicchi che accusano un lieve trauma cranico. Le cronache della Liguria della Stampa titolano su nove colonne «Un uragano sull’economia di Albenga», l’edizione del Secolo XIX: «Disperazione e rovina ad Albenga». È stata la notte più nera nella storia dell’agricoltura albenganese. A dodici ore esatte dalla […]
Porta Molino Via Fratelli Viziano Davanti a Porta Torlaro oggi Piazza Nenni Davanti a Porta Torlaro oggi Piazza Nenni I “campetti” del San Michele Palazzo vecchio del Comune Scorcio del Battistero e della Cattedrale Scorcio del Battistero Il monte con la “Casa Rossa” Il monte con la “Casa Rossa” Un tratto del fiume Centa Davanti al frantoio Sommariva (Foto dell’Archivio Privato sorelle Grana)
Il 22 Marzo 1962 vengono celebrati i funerali di Filiberto Romagnoli. E’ stato Sindaco per due mandati consecutivi dal 1951 al 1956 e dal 1956 al 1961 (dal 17/06/1951 al 13/01/1961).
L’ECLISSE TOTALE DI SOLE DEL 1961 di Stefano Rosoni Le persone di una certa età probabilmente ricorderanno l’eclisse totale di Sole visibile dall’Italia il 15 febbraio del 1961. Erano circa le 8.40 del mattino quando il cielo diventò buio come a mezzanotte. Un evento così appariscente non poteva passare inosservato, neanche alle persone che non si interessano di astronomia. Avevo compiuto 7 anni da pochi giorni quando quella mattina feci la “scoperta” dell’Astronomia con la mia prima eclisse di Sole, e proprio dal cortile di casa, che per l’occasione si era riempito di vicini e curiosi, tutti armati di cavalletti e svariate attrezzature ottiche e fotografiche. Io tiravo la giacca a tutti, chiedendo di far vedere per un momento anche a me, ingrandito dal telescopio, quel fenomeno straordinario e mai visto, che ad occhio nudo risultava troppo piccolo per poterlo osservare bene, ma invano: erano tutti troppo occupati, e il tempo tiranno, sempre così scarso, non lo avrebbe consentito. Da quel giorno il desiderio di rivederla non mi ha mai abbandonato. Anche se sono passati ormai 50 anni, ricordo come se fosse ieri l’emozione che, ancora bambino, provai in quei pochi istanti di repentino calo della luce e di stupore […]
Nel 1960 Albenga fu protagonista, grazie alla partecipazione del prof. Tommaso Schivo (insegnante di lettere e latino, preside, scrittore, politico), del primo gioco collettivo in onda su Raiuno Campanile sera, condotto da Mike Bongiorno. Campanile sera è un gioco televisivo andato in onda la prima volta il 5 novembre 1959 sul Programma Nazionale della RAI (ora Rai 1). Veniva trasmesso il giovedì sera alle 21 ed era condotto da Mike Bongiorno, Renato Tagliani (poi sostituito da Enza Sampò) ed Enzo Tortora. Uno dei registi fu, per vari anni, Gianni Serra. Fu il primo esempio di “gioco collettivo” in quanto veniva data la possibilità di giocare al pubblico che partecipava alla trasmissione e a quello da casa. Il meccanismo del gioco era semplice. Si trattava in pratica di un quiz, con domande rivolte a concorrenti di un paese del Nord Italia e di una località del Sud, alle quali venivano abbinate anche prove atletiche. In questo modo il pubblico veniva a conoscenza della realtà dei piccoli paesi italiani ed infatti il filmato che dava inizio alla puntata del quiz descriveva il paesaggio e la realtà produttiva dei comuni in gara. Il programma ebbe un successo clamoroso, tanto che venne trasmesso per […]
Orizzonte cinematografico OC062 08/1957 Il raduno di Albenga. Grande manifestazione combattentistica con la partecipazione del ministro della Difesa Paolo Emilio Taviani. Oltre ad alcuni reparti dell’esercito italiano e ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche liguri, presente anche una delegazione di ex combattenti francesi del dipartimento di Nizza. (Archivio Storico Istituto Luce)
LA NEVE IN LIGURIA (20 Febbraio 1956): La neve è caduta su tutti i litorali da Chiavari sino a Ventimiglia. Furono tre le intense nevicate che interessarono il capoluogo ligure tra cui l’ultima quella del 20 Febbraio (circa 20-25 cm). Freddo pungente e temperature fortemente sotto lo zero. Nel Tigullio non si ricorda una nevicata così intensa e con temperature così rigide dall’inizio del ‘900. I venti intensi fino a 90-100 km/h ammucchiarono la neve sulle strade con “dune bianche” anche imponenti e misero in tilt il traffico. Nel Savonese, la situazione più critica ad Albenga dove la temperature è scesa fino a -7°C sulla costa ed oltre -11° nella zona di Garlenda. L’intera pianura attorno alla città è ghiacciata e vaste produzioni ortofrutticole sono andate irrimediabilmente perdute. La città si è rapidamente coperta di una coltre dello spessore di circa 20 centimetri. Si sono salvate in parte le coltivazioni primaticce di serra, ma il nevischio soffiato dal vento gelido che a volte ha superato i 90 chilometri orari, penetra tra le fessure dei telai rendendo a volte vana la fatica degli agricoltori che si affannano a mantenere artificialmente la temperatura giusta nelle serre: tonnellate di cotone per l’agricoltura vengono disseminate sui pregiati prodotti. I danni […]