La tragedia dell’Annamaria inizia nel primo pomeriggio del 16 Luglio 1947 nella “Colonia Milanese Fondazione Solidarietà Nazionale” di Loano. Un cambiamento di programma, il divieto di accedere ad un cinematografo locale, spinge il direttore della Colonia a inviare 81 bambini e tre maestre in gita all’isola Gallinara. Un viaggio già effettuato senza problemi al mattino per le femmine e che viene ripetuto con le stesse modalità. Bambini e donne sono caricati su una vecchia motobarca, senza alcuna sicurezza. A bordo non vi sono salvagente e battelli per un’eventuale emergenza. Il natante è inadatto ad accogliere tante persone e testimoni oculari diranno che navigava quasi sprofondato nel mare, con il bordo a pochi centimetri dalla superficie dell’acqua. Forse per tale motivo i due capibarca non osano affrontare il mare aperto e fanno viaggiare l’Annamaria a pochi metri dalla linea di costa. Quella che sembra una misura di sicurezza, essere vicini alla riva in caso di avaria, diventa la causa principale dell’incidente. La barca arriva all’altezza della regione Burrone poco prima della spiaggia pubblica di Albenga: una zona poco frequentata dai bagnanti. Un tratto sassoso lontano dal centro un paio di chilometri, isolato dalle campagne retrostanti dall’alto terrapieno della ferrovia. L’accesso è […]